martedì 21 giugno 2011



le_Crime è un progetto, un desiderio di semplificazione estrema e valorizzazione delle qualità dei materiali.
L'essenzialità delle forme nulla toglie, semmai accentua il senso di equilibrio delle parti, i giochi di incastri, la contrapposizione e la combinazione degli elementi. La costruzione si concentra quasi esclusivamente sulla tecnica del taglio e piegatura e gli interventi costruttivi sono ridotti ai minimi termini.

Wearable Lettering


Il concept della collezione “Wearable lettering” è l'alfabeto, ma non un alfabeto segnico, quindi fatto di stilemi grafici, bensì un alfabeto gestuale o manuale, fatto di movimenti delle mani e del corpo. Da qui l'idea di un oggetto su cui si interviene: è l'azione che genera la forma. Forme chiaramente leggibili, semplicissime come un gesto, funzionali. Strutture rigide che sostengono strutture morbide: fasce in vitello che avvolgono e reggono il corpo borsa di capretto scamosciato o capra lavata, spalmata o raggrinzita. Tagli a vivo e borchie. Non si trova nessuna concessione al decoro e ciò rende la micro-collezione di accessori le_CRime dedicata trasversalmente all'universo femminile e a quello maschile.

A tale sobrietà ed essenzialità si contrappone l'interno delle borse, le fodere sono autentici frammenti di ricordi. I tessuti, acquistati durante un lungo viaggio in Tanzania, sono tipici della tradizione locale. Si tratta dei cosiddetti kanga e kitenge: cotone stampato a cera, dalle tinte accese e disegni stilizzati. Il contrasto è forte, genera stupore e forse perplessità ma ciò rende gli accessori le_CRime pezzi unici. Di fatto i pellami e le fodere hanno una reperibilità limitata: i primi sono residui di lavorazione delle migliori concerie e aziende italiane e le fodere, pur nelle loro varietà, sono in numero limitato.